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Pagnotta di semola di grano duro con lievito madre

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Oggi vi presento un altro esperimento, la pagnotta di semola di grano duro!
Somiglia molto al pane pugliese, ma non conosco la ricetta originale quindi non azzardo a chiamarlo così! 🙂
Ho utilizzato due tecniche nuove per me, le pieghe “slap and fold” e la lievitazione nel cestino.
Non spaventatevi è più difficile a dirsi che a farsi! Se avete il lievito madre a casa provatelo, è ottimo!

INGREDIENTI:
– 450 gr di semola di grano duro
– 100 gr di farina 0
– 150 gr di lievito madre rinfrescato
– 340 gr di acqua
– 1 cucchiaino di miele
– 1 cucchiaino di sale

PROCEDIMENTO:

Nella ciotola dell’impastatrice metto il lievito madre a piccoli pezzi, le farine, il miele e 3/4 di acqua ed inizio ad impastare, quando avrò ottenuto un composto omogeneo aggiungo il sale e la restante acqua.
Impasto ancora fina a perfetta incordatura.

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Adesso arriva la parte divertente 🙂
metto l’impasto sul piano di lavoro e inizio a fare delle pieghe con la tecnica “slap and fold” che tradotto significa sbatto e piego. Ho visto utilizzare questa tecnica da alcuni esperti di lievito madre e ho voluto provare anche io 🙂 per farvi capire come funziona guardatevi questo video che ho trovato su you tube:

ho sbattuto l’impasto per un paio di minuti, poi l’ho pirlato

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e coperto con una ciotola

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l’ho fatto riposare per 15 minuti.

Trascorso il tempo di riposo ho piegato e sbattuto di nuovo l’impasto per un paio di minuti e messo di nuovo a riposare per 15 minuti.
Ho piegato ancora per qualche minuto, pirlato e messo in una ciotola con la pellicola trasparente.

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Ho messo l’impasto in frigo per 24 ore (ma potete anche lasciarcelo per due giorni).
Il giorno dopo ho tirato fuori l’impasto dal frigo e l’ho fatto acclimatare per un paio d’ore

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poi l’ho tolto dalla ciotola, piegato di nuovo, pirlato e messo a lievitare in un cestino di vimini con uno strofinaccio di cotone ben spolverizzato di farina.
L’impasto va posizionato con la chiusura della pirlatura verso l’alto, ho spolverizzato la superficie di farina e coperto con i lembi dello strofinaccio.

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Siccome casa mia è molto fredda l’ho messo a lievitare nel forno ho fatto così: ho acceso qualche minuto a 30 gradi, poi ho spento il forno e lasciato solo la lucina accesa, ho messo il cestino a lievitare per circa 2 ore.
Trascorse il tempo di lievitazione ho tirato fuori il cestino dal forno e l’ho accesso a 230 gradi, ho appoggiato la teglia sul cestino e capovolto l’impasto

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con un coltello ben affilato ho fatto un taglio a croce sulla pagnotta

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ho infornato a 230 gradi con un pentolino di acqua sul fondo del forno per dieci minuti, poi ho tolto il pentolino, abbassato a 220 gradi e cotto ancora per circa mezz’ora.
Dovrà risultare ben colorito 🙂

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Ed ecco l’interno

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Perfetto! 😀

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6 Comments

  • Reply
    Mafi
    23 Febbraio 2015 at 17:21

    Che bello questo pane!!!! Potrei provare a farlo con sola semola di grano duro? Tu perchè usi anche un po’ di farina “0”? Ha proprio un aspetto che invita…a mangiarlo!!!
    Ciao. Mafi

    • Reply
      lamagaincucina
      23 Febbraio 2015 at 17:53

      Ciao Mafi! Ho deciso di mettere la 0 per rendere l’impasto un pò più “morbido” non so come spiegarti, ho provato a farlo solo con la semola, ma non mi ha soddisfatto, così invece viene benissimo, ma sperimenta pure!
      E’ un pane veramente ottimo e si conserva bene nei giorni successivi, prova e fammi sapere!

  • Reply
    Mafi
    24 Febbraio 2015 at 0:12

    Grazie Emanuela! Lo proverò di sicuro e ti farò sapere. Faccio sempre il pane, con la pasta madre e la rimacinata di grano duro; non amo le farine raffinate di grano tenero, per il pane, ma qualche modifica la posso sempre provare!
    Ciao, Mafi

    • Reply
      lamagaincucina
      24 Febbraio 2015 at 8:13

      Prova e fammi sapere 😉

  • Reply
    filippo
    25 Maggio 2020 at 9:22

    si può mettere un po di latte nell’ impasto?
    grazie il pane è bellissimo!!!!

    • Reply
      lamagaincucina
      25 Maggio 2020 at 10:24

      No, il latte nel pane non è “contemplato” di solito 🙂
      Però se vuole può provare…

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